Kaguyahime
Uno dei primi esempi di narrativa giapponese è sicuramente la "Storia di un tagliabambù" ovvero la "Taketori no monogatari" o "Kaguyahime no monogatari". Della storia esistono molte varianti, cercherò di inserire le varie versioni ne corpo della favola! E' una storia molto antica e ripresa più volte in libri, manga (La principessa Splendente, manga edito in Italia, anche se non incentrato prettamente sulla figura di Kaguya), anime..perfino un asteroide e una sonda nipponica lanciata nel 2007 sono stati battezzati Kaguya!

La storia inzia con un'umile coppia senza figli che vive in un villaggio nel Giappone del X secolo circa. Una notte Taketori no Okina, il vecchio tagliabambù, durante il suo lavoro si imbatte in una canna che emana una leggera luce, incuriosito la taglia e al suo interno trova una bambina alta quanto il suo pollice, in fasce. Raggiante di felicità per aver trovato quella bambina bellissima, la porta a casa con sè e decide, con la moglie, di adottare e allevare la bimba come fosse loro figlia, chiandola Kaguyahime (principessa splendente). Inoltre, fortuna tra le fortune, dal quel giorno, il tagliabambù si rende conto che in ogni canna tagliata si nasconde, solo per lui, una pepita d'oro! Ovviamente con il tempo la coppia arriva ad arricchirsi.

Passano gli anni e Kaguyahime, diventata una giovane bellissima donna, desta molta curiosità tra la gente del villaggio. I suoi genitori in un primo momento cercano di tenerla nascosta, ma in poco tempo gli elogi della sua bellezza passano di bocca in bocca fino ad arrivare alle orecchie di cinque giovani nobili, che si propongono alla bella ragazza.
Kaguya però non ha alcuna intenzione di sposare chicchessia e perciò escogita uno stratagemma: sposerà chi tra i principi riuscirà a portarle l'oggetto che desidera: al primo chiede la sacra ciotola del Buddha, al secondo un ramo di un albero dai rami d'oro e le foglie d'argento, al terzo la pelle di un topo di fuoco cinese, al quarto un gioiello che orna il collo di un drago, al quinto una perla nascosta nello stomaco di una rondine.
Il primo principe cerca a lungo la ciotola del Buddha, ma, non trovandola, compra una ciotola molto costosa e torna dalla principessa Kaguya, che si accorge subito dell'inganno perchè la ciotola non emana luce sacra.
Il secondo non trovando il ramo richiesto dalla principessa, lo fa forgiare da abili gioiellieri e torna da lei. Kaguya dubita che sia proprio il ramo di quell'albero e i suoi dubbi vengono confermati quando i gioiellieri si presentano per chiedere al principe di essere pagati per il loro lavoro.
Il terzo compra una pelle di un topo qualsiasi e Kaguya gettandola nel fuoco prova che non era ciò che aveva chiesto.
Il quarto rinuncia dopo essersi imbattuto in una tempesta mentre il quinto perisce cercando di superare la prova.
Kaguyahime riesce nel suo intento, ma ciò non fa che aggiungere fascino e curiosità alla sua persona! Infatti poco dopo anche l'imperatore giunge nel villaggio per incontrare Kaguya e, a prima vista, si innamora di lei e le chiede di sposarlo e di andare a vivere con lui (come concubina, all'epoca era normale ndLys). Ovviamente la bella principessa rifiuta anche quest'offerta, pur rimanendo in contatto con il Mikado.

L'estate di quell'anno Kaguya non fa che piangere guardando la luna e a nulla valgono i tentativi dei suoi genitori per capire cosa turbi la loro figlia: lei continua a piangere in silenzio. Infine, non avendo altra scelta, Kaguya rivela ai suoi genitori adottivi di non essere umana, bensì di provenire dalla Luna, luogo a cui presto, il 15 novembre (in altre versioni si dice solo "dopo la fine dell'estate"), farà ritorno. Il suo soggiorno terreste per alcuni è una punizione per un grave crimine (e ciò si ricollega all'origine degli orchi in Sakurahime), per altri un tentativo di tenere la principessa lontana da una guerra celeste.
Il giorno del ritorno di Kaguya si avvicina e il Mikado (per altri i suoi stessi genitori) dispiega un numero enorme di soldati per proteggere la principessa e impedirne il "rapimento", ma quando gli abitanti della Luna sopraggiungono, i soldati non possono nulla. Kaguya prima di andare via lascia la sua veste per i suoi genitori, e affida una lettera e un'ampolla con una goccia di elisir di lunga vita a un ufficiale affinchè siano consegnate al Mikado; dopodichè gli abitanti della Luna le fanno indossare un abito di piume e Kaguya dimentica ogni sentimento provato nei confronti dei terrestri e fa ritorno alla capitale della luna.
Non molto dopo tempo dopo i genitori terrestri di Kaguya si ammalano per il dolore.
Il Mikado, invece, ricevute la lettera e l'ampolla, decide di lasciar "bruciare" l'elisir all'interno del monte (o meglio vulcano, ma sono dettagli) che più è vicino al cielo, cioè il Fujiyama.